L'Amministratore di Condominio: Poteri e Responsabilità
La figura dell'amministratore di condominio è centrale per la vita di ogni edificio, un vero e proprio fulcro intorno al quale ruotano gestione, manutenzione e convivenza. Non è solo un esecutore delle delibere assembleari, ma un professionista investito di specifici poteri e responsabilità che il Codice Civile e la prassi quotidiana delineano con chiarezza. Comprendere appieno queste prerogative è fondamentale per un'amministrazione efficace e trasparente.
I poteri dell'amministratore derivano principalmente dall'articolo 1130 del Codice Civile, che ne elenca le attribuzioni fondamentali. Egli ha il compito primario di eseguire le delibere dell'assemblea, assicurando che le decisioni della collettività siano messe in pratica. È il custode delle parti comuni, responsabile della loro conservazione, godimento e disciplina dell'uso nell'interesse comune. Ciò include il potere di compiere atti di ordinaria amministrazione, come la gestione delle spese, la riscossione delle quote condominiali e l'erogazione dei servizi comuni.
Un potere significativo è quello di disciplinare l'uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi per il benessere comune, anche attraverso la predisposizione di regole interne non previste dal regolamento, purché non in contrasto con esso o con la legge. L'amministratore ha inoltre la facoltà di agire in giudizio (Art. 1131 c.c.) sia contro i condòmini morosi per il recupero delle quote, sia per la tutela delle parti comuni da danni o lesioni. Può rappresentare il condominio nelle controversie attive e passive che rientrano nelle sue attribuzioni, necessitando di autorizzazione assembleare solo per le liti che eccedono l'ordinaria amministrazione.
Tuttavia, a questi poteri si affiancano precise responsabilità, anch'esse delineate, seppur indirettamente, dal Codice Civile, in particolare dall'obbligo di diligenza. L'amministratore è tenuto a redigere e presentare annualmente il rendiconto condominiale (Art. 1130-bis c.c.), mostrando in modo chiaro e trasparente entrate e uscite. Deve vigilare sulla manutenzione delle parti comuni, prevenendo pericoli o degrado. La sua condotta deve essere improntata alla diligenza del buon padre di famiglia, agendo sempre nell'interesse del condominio.
In sintesi, l'amministratore non è un mero esecutore, ma un professionista con un'ampia sfera di poteri conferiti dalla legge per garantire la corretta gestione del patrimonio comune e la pacifica convivenza. Esercitare tali poteri con competenza e responsabilità è la chiave per una gestione condominiale di successo.
Cordiali saluti,
Lo staff
Gruppo Logicond
