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Manuale d’istruzioni in 10 passi per scegliere il perfetto amministratore di condominio

Svolgere l’incarico dell’amministratore di condominio non è cosa semplice.

L’amministratore deve essere l’artefice di un sistema di relazioni che tenda a migliorare la qualità della vita di tutti i condòmini, individui che condividono lo stesso stabile, spesso molto diversi tra loro, e con differenti esigenze.

Ci vuole diplomazia (per appianare le liti che insorgono durante le assemblee, dovute ad eventuali rapporti conflittuali pregressi tra condòmini), pazienza (per gestire eventuali lamentele), tempestività (in caso di urgenze) e l’efficienza che solo una profonda conoscenza di tutte le norme che regolano la gestione condominiale può fornire.

Oltre ai requisiti fondamentali per svolgere questo compito, in mancanza di un vero e proprio albo non c’è al giorno d’oggi un ente terzo, neutrale, autorevole, grado di assistere, vigilare e tutelare i condòmini alla ricerca dell’amministratore formato, competente, preparato e aggiornato.

Prima della riforma del condominio poteva svolgere il ruolo di amministratore chiunque fosse votato dalla maggioranza dei condomini, anche senza disporre di particolari titoli di studio o requisiti professionali.

Con la riforma, entrata in vigore il 18 giugno 2013, il ruolo dell’amministratore può essere svolto solo da chi dispone di un diploma di scuola superiore, ha frequentato corsi di formazione specifici e si aggiorna periodicamente.

Un amministratore condominiale inoltre deve godere di requisiti morali, deve quindi non avere subito condanne, non essere stato in prigione o risultare protestato e, in caso di condanne, deve godere di regolare riabilitazione.

Nonostante ciò, ad oggi i due unici criteri che guidano i condòmini nella scelta di un amministratore, erroneamente, sono il costo ed il passaparola.

I luoghi comuni sull’operato degli amministratori condominiali purtroppo si basano su ciò, non tenendo in considerazione il reale valore del servizio offerto, sulla base di parametri di qualità oggettivi e non di errati luoghi comuni.

Gli amministratori di condominio NON sono tutti uguali.

Ecco la nostra guida in 10 passi per scegliere l’amministratore di condominio senza sbagliare.

  1. Sancire dall’inizio un rapporto franco e trasparente: il candidato deve saper guardare alle cose in maniera oggettiva e logica (per esempio tener conto di possibili morosità e litigi tra condomìni se l’immobile è decadente), deve essere contraddistinto da capacità comunicativa e capacità di ascolto, non perdendo mai di vista il bene comune e non l’interesse dei singoli.
  2. Richiedere chiarezza nella presentazione dell’offerta economica, tramite un tariffario minuzioso nei dettagli e nella presentazione delle prestazioni offerte: reperibilità, sito internet, documenti on line, tempistiche d’intervento in caso di urgenze manutentive, in caso di morosità, etc...
  3. Analizzare il curriculum professionale dell’amministratore in questione, verificando la presenza di attestati di formazione di base, della formazione periodica e dell’esperienza maturata sul campo.
  4. Verificare che tipo di complessi condominiali (piccoli, grandi, centri commerciali) è solito amministrare di modo da valutare se si rientra nello  spettro di clientela abituale gestita dal candidato.
  5. Sondare la reale disponibilità dello studio (ad esempio gli orari di apertura e reperibilità) qualora ce ne fosse necessità o urgenza, e in particolare se vi è la possibilità di esaminare il giornale di cassa, i documenti contabili, i contratti ecc., previo appuntamento o, ancora meglio, tramite pagine web dedicate ai condòmini.
  6. Richiedere obbligatoriamente la polizza professionale dell’amministratore.
  7. Verificare l’associazione di appartenenza (se iscritto).
  8. Informarsi sulla lista dei fornitori abituali per avere riferimenti in caso di necessità.
  9. Richiedere copia della polizza globale fabbricato per capire la reale copertura dell’assicurazione, onde evitare sorprese inaspettate in caso di sinistri.
  10. Stipulare un vero e proprio contratto con il professionista, mettendo a verbale le prestazioni richieste, gli accordi particolari stipulati, il tariffario di studio, la verifica della validità della polizza professionale e della formazione periodica annuale.

Questo manuale d’istruzioni vi aiuterà a trovare il perfetto amministratore di condominio, colui che più si avvicina alle esigenze degli abitanti del complesso, non basandosi esclusivamente su meri criteri oggettivi ed impersonali, e nell’ottica di arrivare a conseguire una reciproca soddisfazione, avendo come obiettivo il bene comune e non gli interessi dei singoli.

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